VAN MORRISON - Remembering Now (Exile 2025) ****1/2
Alla soglia degli 80 anni Van ha probabilmente realizzato tutto quello che aveva da realizzare.
Decine di album a sua firma, molti di cover ispirati alle sue passioni musicali, rifacimenti più o meno convincenti e tanto altro.
Dopo una vita artistica vissuta in modo autentico e senza compromessi Van si è probabilmente fermato a pensare, a riflettere; forse c'era ancora qualcosa di incompiuto, qualcosa che mancasse ancora al suo itinerario infinito into the music.
Dopo tanto divertimento produttivo mancava ancora qualcosa, ed era di natura più spirituale. Van aveva bisogno di riabbracciare il suo intero percorso, quello più profondo, rappresentativo, quello dei dischi più importanti e della sua anima più sincera. Sentire se ne faceva ancora parte, o meglio, se poteva coglierne gli sviluppi . Ebbene, ha bussato al suo cuore e la porta si è aperta, ancora una volta, inaspettatamente oserei dire.
E così è nata la chiusura del cerchio. Ovvero il più bel disco dai tempi di Hymns To The Silence/Healing Game che chiude idealmente la carriera di uno dei geni musicali dell'ultimo secolo.
Remembering Now è Van Morrison al 100%, perchè in questo album raccoglie tutto di se ma da un'ispirazione attuale, dal bisogno di riappropriarsi della propria musa, di quel senso di meraviglia che, nel qui e ora, si può ancora accogliere come una sorta di benedizione. Ma anche di riabbracciare, con l'aggiunta degli archi marchiati Fiachra Trench, quei sentimenti nobili tanto importanti alla vita di ognuno di noi. Remembering Now è un disco ispirato e assolutamente edificante, come pochi altri della discografia morrisoniana.
Dopo il secondo ascolto per intero allo stereo l'album diventa irrinunciabile. Una commovente positività d'animo aleggia su tutto l'album, i giorni del covid e delle tensioni sembrano distanti anni luce; una positività nuova, riscoperta, valorizzata, che Van ha assorbito e usufruito per la sua e la nostra gioia. Remembering Now è un album emotivamente bello e intelligente, l'album dove Van ritrova la pace in se stesso; Remembering Now è come l'immagine di un sorriso appena accennato ma che vorrebbe dire molto di più, è un sorriso vero, genuino, sincero, non certo subdolo come quello di Duper (uno dei suoi vertici) su cui aveva sofferto negli anni oscuri del covid. Remembering Now è il titolo di un brano memorabile e originalmente composto, un flusso meditativo, una nuova in The Garden per una nuova consapevolezza della verità che si divide tra l'eternità e l'adesso. Va detto che trovo superfluo analizzare l'album nei dettagli delle canzoni perchè Remembering Now è quasi una canzone unica, negli intenti, nell'ispirazione, nella qualità, nello stile musicale. Comunque mi piace citare la belllissima Cutting Corners per la sua perfezione formale, a mio modo di vedere un gioiello assoluto del formato canzone. Haven't Lost My Sense of Wonder* ha delle coordinate blues astrali tanto sublimi, tanto che me la rendono similare a Cyprus Avenue, con Van che canta ancora in modo sensazionale.Se della title track ho già detto cosa dire della finale Stretching Out? Brano infinito in tutti i sensi, un flusso di coscienza libero e coinvolgente nel solco di brani come Ancient Highway ma ancora più suggestivo per la forza poetica alimentata dalle sporadiche ed emozionanti aperture melodiche supportate dai cori, veri protagonisti riusciti del disco. Con la sublime spiritualità rigenerante di When The Rains Came mi fermo con le citazioni. I brani sono TUTTI belli, c'è poco da fare, nella selezione siamo sul soggettivo e mi fermo qui, volevo essere sintetico su questo aspetto e mantengo la promessa.
Uno dei dischi dell'anno, e un pensierino ai Grammy Awards ci sta tutto.
Giorni fioriti di meraviglia, giorni dorati di giovinezza, nient'altro che la verità,...quando è arrivata la pioggia, prendi la mia mano, cammina con me, cammina in questa terra,...sto prendendo scorciatoie ma resto fermo, non c'è vita senza di te, mi manchi e mi mancherai per sempre...quando mi sono svegliato la mattina mi sentivo come se stessi scendendo verso la gioia...
*Il brano Haven't Lost My Sense of Wonder, racchiude dentro se tanti aspetti che adoro di Van. Dentro ci sento riferimenti musicali e lirici di A Sense o Wonder ma anche la dolcezza blues pura e cristallina di Cyprus Avenue e l'impeto talvolta selvaggio di Sweet Thing, l'organo suggestivo di Common One ...e poi l'interpretazione, certe vocalità che mi riportano alla mente la definizione di Greil Marcus, quello "Yarrrrragh", quel suono, l'incanto mitico che Van raggiunge nei suoi momenti più intensi, quasi non cantasse ma venisse cantato dalla sua stessa musa. Brano clamoroso imho.

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